Capitolo 7
Sei mesi dopo il telefono di Francesca squillò. “Pronto, chi parla? Antonio, sei tu! Allora finalmente mi chiami! Dai, sono usciti i risultati? Insomma, dimmi com’è andato il concorso. So perfettamente che era quasi impossibile passare, quindi, prima ancora che tu mi risponda voglio dirti una cosa. Tu per me sei la persona più incredibile che esista su questo pianeta! In qualunque modo sia andato quello stupidissimo concorso, che tu sia passato o meno, sappi che per me sarai sempre il migliore pirata spaziale di tutte le galassie!”
Così gli disse. Qualche lungo secondo di silenzio si frappose tra i due, quasi a rimarcare la grande distanza che li divideva. Chissà cosa stavano vedendo in quel momento, chissà cosa vedevano divisi da un oceano mentre ascoltavano in silenzio il reciproco respiro. Le loro mano destre stringevano la cornetta di un telefono vuoto di parole.
Ma tu la sapevi la storia della biancheria intima? Praticamente un astronauta che sta un mese in orbita non ha mai la possibilità di cambiarsi. Cioè per un mese intero devi tenerti addosso lo stesso paio di mutande! Chissà perché, ma quando era un bambino non c’avevo mai pensato. Mai, neanche una volta mi aveva sfiorato la mente questo pensiero.
Antonio cominciò a ridere.
Non ti pare pazzesco!?
FINE
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